Guida ai Sigilli del Contatore Gas: Rimozione, Riattivazione e Leggi

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Sommario: I sigilli del contatore del gas sono dispositivi di sicurezza apposti per varie motivazioni al fine di bloccarne l’erogazione energetica. Possono essere impiegati sia in circostanze volontarie da parte del proprietario dell’utenza sia per disposizione dell’azienda fornitrice.

Allo stesso tempo, un cliente può acquistare un immobile o affittare una casa in cui sono presenti. Di conseguenza, egli avrà la necessità di avviare le procedure per la loro rimozione.

Sigilli del contatore gas: cosa sono

I sigilli sul contatore del gas sono meccanismi che vengono installati quando si rende necessario interrompere una fornitura. Essi rappresentano sia una misura di sicurezza che una forma di tutela per il consumatore. In effetti, una volta inseriti impediscono manomissioni esterne e utilizzi non autorizzati.

Tra le varie casistiche in cui possono essere impiegati rientrano:

  • i casi di morosità: per imposizione dei fornitori
  • le situazioni di pericolo: evitando conseguenze anche drammatiche
  • la disattivazione di una fornitura: per scelta del consumatore
  • i furti di gas

Per qualsiasi informazione su come si presentano presso i nuovi contatori del gas, il consiglio è quello di domandare al tuo distributore locale. Difatti, è colui che viene insignito della qualità di responsabile laddove si necessitasse dell’apposizione di tali strumenti.

Rimuovere i Sigilli del Gas: Conseguenze e Soluzioni

La rimozione dei sigilli sul contatore del gas è un’attività che può eseguirsi solamente se autorizzata. Inoltre, può essere realizzata solo da operatori competenti. In effetti, è assolutamente proibito provvedere autonomamente all’estromissione di questi dispositivi.

Di solito, nel momento in cui il consumatore regolarizza la sua situazione, è l’impresa energetica a fare leva sul distributore affinché riattivi il servizio erogativo. Ad esempio, se si tratta di un cliente moroso, è solo dopo l’avvenuto pagamento degli oneri addietrati che il provider autorizza l’eliminazione dei sigilli.

Sui siti web dei vari gestori, trovi anche molte informazioni utili su come approcciarti ai vari interventi che coinvolgono questa materia prima. In particolare, puoi conoscere in che modo richiedere un aumento della potenza del misuratore o quali sono le fasi per finalizzare la prima attivazione.

A cosa servono i sigilli del contatore gas?

I sigilli inseriti in un misuratore di gas servono a bloccarne l’erogazione. Questa procedura è anche nota con il nome di piombatura del contatore. Come suggerito dalla sua denominazione, si tratta quindi dell’iter che viene predisposto per rendere inutilizzabile il rilevatore di energia.

Per affrontare nel migliore dei modi una circostanza in cui sono presenti dei sigilli che impediscono l’uso del gas, è bene domandare l’aiuto degli esperti al fine di risolvere quanto più rapidamente possibile questa circostanza di impasse. Ricorda che possono esserti utili anche per un ritardo sull’attivazione o per la sostituzione di un contatore.

Riattivare il Contatore Gas dopo che è stato chiuso per morosità

Per riattivare il rilevatore piombato, un soggetto insolvente può seguire solo un percorso possibile: saldare le bollette del gas che non ha pagato.

Tuttavia, se a richiedere la ripresa del servizio erogativo è un nuovo inquilino, egli non è obbligato a corrispondere alcun tipo di onere. Dovrà solo compilare un modulo dichiarando di essere completamente estraneo alla morosità del precedente proprietario.

Se si ha intenzione di portare a termine queste operazioni, si suggerisce di affidarsi ai recapiti telefonici dei fornitori oppure recarsi presso uno degli sportelli.

Per altre operazioni, come la contestazione di una fattura o il reperimento del codice PDR si possono utilizzare:

  • L’indirizzo e-mail;
  • L’applicazione.

Manomettere i sigilli del contatore del gas è considerato reato?

Togliere i sigilli ad un contatore del gas senza autorizzazione costituisce un reato penale. Chiunque tenti di rimuovere questi dispositivi in condizioni generali, può essere sanzionato con un periodo di reclusione della durata variabile dai 6 mesi a 3 anni e una multa che va da 103 a 1032€.

Per conoscere ulteriori dettagli sulla tua fornitura energetica, ti consigliamo di consultare l’Atlante per il Consumatore a questo link.

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Info

Aggiornato su 1 Mar, 2024

Daniele Tarantino

SEO Expert

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